Sul cielo altoatesino rispunta il sole, ma a livello internazionale si preannunciano pericolose tempeste: è questo il quadro che emerge dall’attuale Barometro IPL. “Rispetto a 12 mesi fa nessuno degli indicatori di fiducia è in peggioramento”, constata il direttore IPL Stefan Perini. “Cinque indicatori si mostrano in miglioramento, per altri due non abbiamo riscontrato nessuna variazione significativa.” La sorpresa: per la prima volta migliorano le aspettative rispetto alla situazione finanziaria delle famiglie dei dipendenti. Nelle previsioni di crescita per il 2016 l’IPL rimane cauto: +1,0%.

Nonostante le condizioni quadro rimangano favorevoli (tassi d’interesse ai minimi, inflazione contenuta, euro debole e prezzi delle materie prime decisamente bassi), la ripresa in Europa è sempre più compromessa da tensioni geopolitiche (attacchi terroristici, crisi dei profughi) e da turbolenze sui mercati finanziari. L’IFO di Monaco prevede per il 2015 i seguenti tassi di crescita economica: Stati Uniti +2,5%, Eurozona +1,7%, Germania +1,9%, Austria +1,6% e Italia +1,1%. In Italia gli indicatori di fiducia sono su elevati livelli sia sul lato consumatori che su quello delle imprese, ma ciò nonostante l’economia reale ancora non decolla.

Graf 1 ITAI lavoratori dipendenti altoatesini intravedono la luce alla fine del tunnel

Il quadro di fiducia dei lavoratori dipendenti migliora. Rispetto a 12 mesi fa cinque indicatori su sette si mostrano in rialzo. Restano al palo gli indicatori che riflettono la situazione attuale. Così, circa un lavoratore dipendente su tre (precisamente il 35%) continua a faticare ad arrivare a fine mese, perché i soldi non bastano. Anche l’attuale rischio di perdere il proprio posto di lavoro (percepito dal 7% degli intervistati) rimane su livelli invariati. In una direzione positiva si muovono invece gli indicatori che riflettono le aspettative per i prossimi 12 mesi: l’andamento previsto dell’economia, della disoccupazione, della situazione finanziaria della famiglia, delle capacità di risparmio e dell’ipotetica ricerca di un posto di lavoro equivalente. In effetti, è proprio l’andamento di questi ultimi tre indicatori la vera novità dell’attuale edizione del Barometro IPL: “Per diverso tempo abbiamo riscontrato solo dei miglioramenti degli indicatori che riflettono il contesto. Ora per la prima volta osserviamo anche che tutti e tre gli indicatori che riflettono la situazione personale dei lavoratori dipendenti sono in miglioramento”, osserva Perini.

Alto Adige 2015: Bilancio finale provvisorio più che soddisfacente

Sulla base dei dati quadro sull’economia, che in molti casi sono già disponibili per tutti i 12 mesi dell’anno, per l’economia altoatesina si delinea un bilancio finale provvisorio più che soddisfacente: è aumentato il numero di lavoratori dipendenti (+1,3%), è diminuito quello delle numero di persone in cerca di occupazione (-4,5%), il tasso di disoccupazione ufficiale (3,9%) si assesta sul livello naturale. L’inflazione rimane contenuta (+0,6% nella media dell’anno). L´export si mostra estremamente dinamico (+7,6%), come anche il turismo (+3,7%) e il mercato del credito (+1,1%). “Indubbiamente il turismo, il commercio estero e il mercato del credito sono stati nel 2015 le colonne della congiuntura altoatesina”, conclude Perini. “Molto probabilmente l’economia altoatesina nel 2015 ha realizzato una crescita pari al +1,5%, un dato che avevamo indicato come massimo nella nostra previsione.” Per il 2016 l’IPL rimane più cauto: +1,0%.

Graf 2 ITAChe fare dei risparmi?

Alcuni fatti recenti, vedi il crack delle quattro banche italiane, l’introduzione della clausola del bail-in, i tassi d’interesse negativi per forme tradizionali di risparmio come i titoli di Stato hanno disorientato il risparmiatore. “Constatiamo che la sicurezza di non perdere il capitale investito è proprio il criterio più importante nelle decisioni di investimento dei lavoratori dipendenti”, sostiene Irene Conte, che all’interno dell’Istituto cura il Barometro IPL. Infatti, il 76% lo mette al primo piano nelle decisioni di investimento. A seguire, la liquidità (indicata dal 61%), ossia la possibilità di poter disinvestire rapidamente il proprio capitale, se l’esigenza lo richiede. Il principale motivo per cui i lavoratori risparmiano sono i figli (lo indica il 68% dei rispondenti). Il 51% risparmia per poter fronteggiare meglio eventi imprevisti. Il 44% cita la casa, il 37% esigenze legate alla vecchiaia. Le priorità cambiano nel corso della vita, ad esempio i giovani mettono al primo posto la casa – un elemento che per gli altoatesini continua ad avere un elevato valore sociale. La stessa è vista come un investimento futuro e una protezione per la famiglia. Proprio per gli eventi delle ultime settimane, la tutela del risparmio è di attualità, afferma Conte. “È qui importante agire su due fronti: da una parte sono indispensabili controlli e regole sulle banche e sul risparmio gestito, dall’altra i risparmiatori stessi devono possedere una conoscenza di base in materia finanziaria”.

Il Barometro IPL è un’indagine condotta quattro volte all’anno (primavera, estate, autunno e inverno) che rileva il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini. Il sondaggio telefonico interessa 500 lavoratori ed è rappresentativo per l’Alto Adige. I prossimi risultati saranno presentati a metà aprile 2016. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere alla ricercatrice IPL Irene Conte (T 0471 41 88 42, ) o al direttore IPL Stefan Perini (T 0471 41 88 30, ).

Presa di posizione del Presidente IPL Toni Serafini

“È importante che la fatica del lavoro sia al riparo dalle turbolenze finanziarie. Perciò è fondamentale che lo Stato tuteli il risparmio come dice l’art. 47 della Costituzione.”

Presa di posizione dell´Assessora Martha Stocker

“L’inversione di tendenza sul mercato del lavoro preannunciata dall’IPL | Istituto Promozione Lavoratori si è effettivamente verificata nella seconda metà dell’anno”, si dice soddisfatta l’Assessora Martha Stocker. “Il rapporto provinciale sull’occupazione presentato poco più di un mese fa mostra un aumento dell’occupazione e una diminuzione del numero di disoccupati”, ricorda l’Assessora. “Ci conforta che il clima di fiducia tra le lavoratrici e tra i lavoratori attualmente si mostri in miglioramento. Infatti, l’economia è sempre anche 50% psicologia”, aggiunge Stocker. “Dobbiamo ora trasferire anche nel nuovo anno questo slancio scaturito dall’inversione di tendenza sul mercato del lavoro.”

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