08.02.2023
Barometro IPL
L’inflazione galoppante ha cambiato le abitudini di risparmio dei lavoratori dipendenti in Alto Adige? E se sì, come? L’edizione invernale 2022/2023 del Barometro IPL fornisce delle risposte a riguardo. “Il tasso d’inflazione che rasenta il 10% su base annuale, induce i lavoratori altoatesini a modificare le scelte di risparmio”, si dice preoccupato il Direttore IPL Stefan Perini. “Non solo l’inflazione intacca negativamente il potere d’acquisto degli stipendi, ma erode anche i risparmi di molte famiglie di lavoratori dipendenti e spinge su investimenti meno sicuri.”
Risparmiare diventa sempre più difficile e quando possibile si scelgono investimenti brevi e più rischiosi, per ottenere un guadagno che contenga l’erosione per effetto dell’inflazione. Come ogni anno, l’IPL | Istituto Promozione Lavoratori ha rilevato anche in questa edizione invernale del Barometro quali siano i criteri e le motivazioni che spingono i lavoratori dipendenti in Alto Adige a risparmiare.
Per cosa risparmiano i lavoratori altoatesini?
I lavoratori dipendenti altoatesini dichiarano di risparmiare per i figli (citato dal 54% come uno di due motivi per cui si risparmia di più) e, a parimerito, per fronteggiare gli eventi imprevisti (54%). A seguire, il risparmio per l’acquisto della casa (50%) e per la vecchiaia (42%). Rispetto alle rilevazioni pre-pandemia, risparmiare per gli eventi imprevisti risulta una motivazione sempre molto presente, ma in calo rispetto al picco del 2020. Il “risparmio per i figli” che storicamente è sempre stato al primo posto, resta comunque una delle motivazioni più importanti. Nel 2022 crescono i risparmi per l’acquisto della casa a scapito di quelli per la vecchiaia. I motivi di risparmio assumono inoltre un’importanza decisamente diversa nel corso della vita: gli under 30 tendono a mettere da parte il denaro principalmente per i figli e per la casa. Le persone di mezza età e gli over 50 risparmiano molto per gli eventi imprevisti (57% e 66% rispettivamente). Gli over 50 sono comunque i più interessati a risparmiare anche per la vecchiaia.
Solo pochi sono certi di riuscire a risparmiare nei prossimi 12 mesi
A seguito dell’aumento del costo della vita, il tasso di risparmio delle famiglie è entrato in affanno. Le previsioni sulle capacità di risparmio indicate dai lavoratori dipendenti sono decisamente prudenti: solo il 4% dei rispondenti è convinto che, nei prossimi 12 mesi, riuscirà “sicuramente” a risparmiare, il 36% risponde “probabilmente sì”, il 49% “probabilmente no” e l’11% è sicuro di non riuscirci. “Da tutto questo emerge che il 6 lavoratori dipendenti su 10 sono molto scettici sulla possibilità della propria famiglia di riuscire a mettere da parte qualche soldo nei prossimi 12 mesi”, puntualizza Maria Elena Iarossi, che all’interno dell’Istituto cura il Barometro IPL.
Scendendo ad un maggiore livello di dettaglio, sembrano esserci notevoli differenze tra lavoratori full time e lavoratori part time e tra fasce d’età. Il 71% dei lavoratori a tempo parziale lamenta di non riuscire a risparmiare a fronte di un 59% di dipendenti di impiegati a tempo pieno. Gli over 50 sono coloro che si esprimono più fiduciosi in merito alla capacità di risparmio, con il 48% che si dichiara sicuro (4%) o quasi sicuro (44%) di riuscire ad accantonare risparmi.
Maggiore propensione al rischio, con la speranza ottenere qualcosa in più
Stando a quanto diffuso dall’Istat, “la propensione al risparmio delle famiglie consumatrici in Italia è stimata al 7,1%, in calo di 1,9 punti rispetto al trimestre precedente”, ed è “scesa a livelli inferiori rispetto al periodo pre-covid”. In questo contesto, anche i lavoratori dipendenti altoatesini puntano maggiormente su soluzioni di risparmio con scadenza a breve termine – mettendo magari in conto un certo rischio – con una preferenza per la facile liquidità dell’investimento. Si cercano quindi soluzioni di breve termine per poter comunque fronteggiare eventuali spese che i depositi in conto corrente e i salari reali in caduta non dovessero riuscire a coprire. Si nota anche una maggiore propensione al rischio, poiché gli investimenti più rischiosi sono anche quelli che rendono maggiormente, quando si realizzano le condizioni più favorevoli. Come conclude Maria Elena Iarossi: “Post-pandemia, crisi energetica, inflazione galoppante e tassi d’interesse in rialzo hanno decisamente cambiato le preferenze relative al risparmio nel corso dell’ultimo anno.”
Il Barometro IPL è un’indagine condotta quattro volte all’anno (primavera, estate, autunno e inverno) e riproduce il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini. Il sondaggio telefonico interessa 500 lavoratrici e lavoratori altoatesini ed è rappresentativo per l’Alto Adige. Per la presente indagine le interviste sono state condotte tra il 1° e il 20 dicembre 2022.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Direttore IPL Stefan Perini (T. 0471 41 88 30, Cell. 349 833 40 65, ) e alla ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi (T. 0471 41 88 40, ).