Negli ultimi anni è cresciuto il numero dei beneficiari dell’assegno di cura provinciale in Alto Adige. Si tratta di un andamento già previsto che proseguirà sicuramente anche in futuro. Ci sarà tuttavia bisogno di nuove forme di cura che pongano come priorità la qualità e la cooperazione in rete. Lo rileva il nuovo studio dell’IPL sull’assegno di cura. Il Presidente dell’IPL, Toni Serafini, osserva in merito: “Il grado di sviluppo di una società si vede anche da come tratta i più deboli e gli anziani. È una tematica che ci sta molto a cuore.” L’autore dello studio, il ricercatore dell’IPL Josef Untermarzoner, ha analizzato a fondo lo sviluppo degli interventi per la non autosufficienza in Alto Adige e le sfide che dovrà affrontare la Provincia. L’assegno di cura era stato introdotto nel 2008 per incentivare la cura dei familiari a domicilio e togliere così carichi di lavoro alle case di riposo.

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