30 Marzo 2022

La qualità prevale sulla velocità

Foto: Pexels

Edilizia sociale

Il tavolo di lavoro ‘edilizia residenziale pubblica e sociale’, costituito appositamente all’interno dell’IPL, si è riunito ben quattro volte per discutere il disegno di legge. Ne è scaturito un documento contenente 11 punti. La proposta concreta degli esperti: attendere le modifiche alla legge ‘territorio e sul paesaggio’ a maggio 2022; nel frattempo, avviare un processo di partecipazione con le parti sociali; su questa base normativa (più solida), riproporre la legge ‘edilizia residenziale pubblica e sociale’. A tal riguardo il Direttore IPL Stefan Perini: “Abbiamo bisogno di una nuova legge sull’edilizia sociale e pubblica buona e non una approvata in fretta e furia.”

Con l’obiettivo di sviluppare proposte di modifica e di miglioramento e di sottoporle a chi di competenza, i componenti del tavolo di lavoro nelle ultime sei settimane si sono riuniti ben quattro volte. Ne è scaturito un documento (“Disegno di legge provinciale edilizia residenziale pubblica e sociale. Una valutazione in 11 punti”) che è stato inviato ai componenti della Quarta commissione legislativa nel Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano il 29.03.2022.

Le principali osservazioni

Le leggi ‘territorio e paesaggio’, ‘edilizia sociale’ ed ‘edilizia agevolata’ devono essere scritte d’un pezzo ed essere coordinate al meglio tra loro. Le decisioni di fondo devono essere regolate con legge, le disposizioni di dettaglio possono invece essere demandate ai regolamenti di esecuzione. A detta degli esperti del tavolo, al momento “c’è troppa poca legge e troppe norme di attuazione”. Gli obiettivi dell’edilizia sociale e pubblica devono essere legati a specifici target. Da questi, in sede di valutazione delle politiche, si potrà riconoscere il grado di raggiungimento degli obiettivi. Per quanto all’assegnazione temporanea degli appartamenti IPES vi è generale scetticismo, sia nei contenuti che nell’applicazione concreta.

Si concorda che l’IPES debba essere valorizzato e innovato, ma si intravede il rischio che l’Istituto venga sovraccaricato. I nuovi gruppi di persone a cui l’IPES vuole aprirsi per l’assegnazione di appartamenti non devono entrare in concorrenza con quelli socialmente più deboli. Il modello di calcolo del canone provinciale (che sta alla base del canone sociale nonché di quello sostenibile) deve essere sviluppato assieme ai partner sociali. Gli esperti dicono no a trucchi per abbassare artificialmente il numero di beneficiari di un’abitazione sociale e no ad un sistema di punteggi discriminante. Sono necessari importanti correttivi. Strutture importanti per il tema dell’abitare devono essere menzionate nella legge provinciale e il loro ruolo deve essere ancorato già lì. Il passaggio ai figli di aventi diritto ad abitazioni sociali dev’essere possibile solo a determinate condizioni.

Il tavolo di lavoro

Al tavolo di lavoro IPL “edilizia residenziale pubblica e sociale” partecipano: Donatella Califano (SGBCISL), Doriana Pavanello (CGIL-AGB), Herbert Schatzer (KVW), Leo Resch (KVW Arche), Luciano Nervo (ACLI), Maurizio Surian (CGIL-AGB & Centro casa), Tony Tschenett (ASGB). I lavori sono coordinati dal Direttore IPL Stefan Perini.

Documento: Una valutazione in 11 punti

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Direttore IPL Stefan Perini (T. 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org).

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