29 Aprile 2020

Chi tassa in tempi buoni ha riserve in quelli di magra

Imposta sul reddito locale

Per l’anno d’imposta 2017 (dichiarazione dei redditi 2018) solo il 20% dei contribuenti altoatesini è stata soggetto al pagamento dell’addizionale provinciale all’IRPEF e il 13% di quella comunale. L’IPL rileva che “se le amministrazioni locali rinunciano in tempi buoni alla propria fetta di entrate, nella recessione successiva avranno poco margine; ciò sarà ancora più evidente durante questa crisi da Coronavirus”.

In Alto Adige su un totale di 423.272 contribuenti solo 85.118 hanno versato per l’anno d’imposta 2017 (dichiarazione dei redditi 2018) l’addizionale regionale all’IRPEF. La Provincia autonoma Bolzano ne ha ricavato 25,8 milioni € di introiti fiscali. Solo 8 comuni altoatesini hanno invece stabilito un’addizionale comunale all’IRPEF per il 2017, riscuotendo in totale 3,5 milioni € da 56.130 contribuenti. Rispetto all’anno precedente, per l’anno d’imposta 2017 gli introiti dall’addizionale comunale all’IRPEF si sono comunque dimezzati a causa della rinuncia dei comuni di Bolzano e Terlano al prelievo fiscale.

Il 13,3% soggetto ad addizionale comunale

Per l’anno d’imposta precedente (2016), i contribuenti che versavano un’addizionale comunale all’IRPEF erano ancora stati 117.422. Il calo del numero di contribuenti ha comportato il dimezzamento degli introiti complessivi dei comuni da questo tipo di imposta (da 7,2 milioni € a 3,5 milioni di €). Questo calo è dato dalla rinuncia di due grossi comuni al rispettivo prelievo: Bolzano e Terlano che insieme nel 2016 avevano prelevato l’addizionale da 63.355 contribuenti per un totale di ben 4 milioni €. Dei 423.272 contribuenti che nell’anno d’imposta 2017 hanno dichiarato un reddito al fisco, 56.130 (13,3%) hanno dovuto versare l’addizionale comunale all’IRPEF.

Molti comuni, diversi modelli

Complessivamente in provincia di Bolzano l’addizionale comunale genera introiti per 3.539.706 €. L’imposta varia da comune a comune, sia nell’entità dell’aliquota che nell’applicazione di esenzioni e scaglioni. Sei comuni hanno introdotto un’aliquota unica e due un’aliquota per scaglioni di reddito. Inoltre, cinque comuni prevedono un’esenzione di 15.000 o 28.000 €. L’aliquota unica, come prevista ad esempio a Merano o a Laives, pesa sicuramente più sui redditi bassi, mentre il sistema progressivo, di cui parla anche la costituzione, è stato adottato ad esempio a Bressanone. Nonostante Bressanone prelevi l’imposta da un numero ridotto di contribuenti, grazie all’esenzione per redditi fino a 15.000 €, riesce attraverso una forte progressività a produrre un gettito maggiore di Merano.

Chi, dove, cosa…

Il Comune di Merano registra il maggior numero di contribuenti, con 23.290 persone che versano complessivamente 742.810 € di addizionale comunale all’IRPEF. Al secondo posto in termini di numero di contribuenti si posiziona il Comune di Bressanone con 10.202 contribuenti e introiti pari a 819.192 €. Seguono Laives (8.552 contribuenti, 791.687 € di introiti), Sarentino (4.130 contribuenti, 304.430 € di introiti), quindi Bronzolo, Salorno, Termeno e Ora. La spesa media per contribuente tenuto al pagamento dell’addizionale comunale oscilla tra i 136 € dovuti a Termeno e i 32 € dovuti a Merano. La quota più alta di contribuenti che deve versare tale imposta viene registrata a Sarentino (97%), e quella più bassa a Termeno (30%), a seconda della soglia di esenzione prevista.

Politica congiunturale anticiclica?

L’addizionale comunale all’IRPEF è un ulteriore, seppure modesto, strumento di distribuzione del reddito, soprattutto se si considera che in Alto Adige i redditi dei lavoratori dipendenti nell’ultimo decennio hanno stentato a tenere il passo con l’inflazione. Già con l’aumento della cosiddetta no tax area a 28.000 euro gli introiti dell’erario provinciale erano calati. Tale andamento è proseguito poi per l’anno d’imposta 2017 anche a livello comunale, con la rinuncia al prelievo dell’addizionale comunale da parte dei comuni di Bolzano e Terlano. “La generosità fiscale viene sempre accolta con favore dai cittadini, anche in tempi di boom economico”, spiega il ricercatore IPL Friedl Brancalion “A tali politiche comunque è legato il rischio di togliere spazi di manovra nella successiva fase di recessione.”

PDF Zoom IPL “I redditi dichiarati in Alto Adige nel 2018. Parte 4: le addizionali IRPEF locali”

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al ricercatore IPL Friedl Brancalion (T. 0471 41 88 40, friedl.brancalion@afi-ipl.org).

 

 

Comunicati stampa IPL |

WordPress Cookie Notice by Real Cookie Banner