15 Maggio 2020

Contenere la crisi va bene, ma niente regali fiscali

Non tutte le imprese e i settori economici altoatesini sono colpiti allo stesso modo dalla crisi provocata dalla pandemia da Coronavirus; alcuni addirittura per niente. “Per questo auspichiamo aiuti mirati e non regali fiscali a pioggia” dichiara il Presidente dell’IPL Dieter Mayr. “Un’eventuale riduzione o sospensione dell’IRAP per tutte le imprese sarebbe un passo sbagliato.”

In generale l’Alto Adige sta vivendo un momento sicuramente difficile. Alcuni settori risultano particolarmente colpiti, altri lavorano più o meno a ritmo normale, in altri sembra scoppiata la corsa all’oro.

Il lato negativo: 11.500 posti di lavoro persi nel settore alberghiero e della ristorazione

Si può scegliere di fare come l’Ufficio Osservazione mercato del lavoro e focalizzare l’attenzione sul settore più colpito, ovvero su quello alberghiero e della ristorazione: tra il 9 marzo e il 9 maggio, secondo quanto annunciato due giorni fa dall’Ufficio stampa della Provincia, sarebbero andati persi 11.500 posti di lavoro. Il Direttore dell’IPL Stefan Perini ridimensiona così questa notizia terrificante: “È matematicamente corretta, ma mostra per scelta solo il peggiore degli aspetti dell’andamento dell’economia altoatesina”.

Dalla crisi qualcuno esce anche vincitore

In altri comparti dell’economia l’attività fiorisce. Tra coloro che registrano aumenti di fatturato in tempi di crisi ci sono ad esempio il commercio al dettaglio di prodotti alimentari, il commercio online e per corrispondenza, le consegne a domicilio, i produttori e commercianti di software, i servizi streaming, i media online, i produttori e distributori di disinfettanti, articoli igienici e dispositivi di protezione individuale nonché, in generale, le imprese di pulizia e disinfezione. “Credo di poter affermare che queste imprese, al momento, stanno guadagnando molto” sottolinea il Direttore dell’IPL Stefan Perini.

No a sconti forfettari sull’IRAP

Proprio perché l’andamento degli ordinativi e dei fatturati delle circa 42.000 imprese altoatesine non agricole è molto differente non ha senso pensare a uno sconto forfettario sull’IRAP. Su questo punto il Presidente dell’IPL Mayr è categorico: “È giusto garantire aiuti pubblici a chi è stato duramente colpito dalla crisi, ma chi sta registrando aumenti cospicui nei ricavi non deve essere anche premiato con regali fiscali – un’azione del genere è priva di qualsiasi legittimazione morale”. La parola all’ordine del giorno è ‘differenziare’, non ‘generalizzare’, sottolinea l’IPL.

Distruzione creativa

Ciò che ad oggi sta succedendo (e non solo in Alto Adige) è un classico processo di “distruzione creativa” descritta dall’economista e teorico dell’innovazione Joseph Alois Schumpeter. Le imprese innovative rivedono il proprio modello commerciale, cercano nuovi ambiti d’attività, sperimentano nuove forme di lavoro, cercano nuovi mercati e canali di distribuzione. Nelle ultime settimane la digitalizzazione ha avuto un’accelerazione prima impensabile. Stefan Perini è convinto che “nei prossimi mesi assisteremo a una ripresa, ma anche a un forte cambiamento strutturale”. E aggiunge: “Grazie ad un utilizzo intelligente delle risorse umane, delle tecnologie moderne e di nuovi strumenti organizzativi l’Alto Adige potrebbe ottenere quella spinta alla produttività del sistema che consentirà alla nostra provincia di rimanere competitiva, aggirando così il problema della carenza di forza lavoro qualificata.”

Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Presidente dell’IPL Dieter Mayr ((T. 349 38 29 518) e al Direttore dell’IPL Stefan Perini (T. 0471 41 88 30 o 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org).

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