11 Marzo 2022

Addizionali locali alla prova di una maggiore equità sociale

Foto: Pixabay

Redditi

Dalle analisi IPL | Istituto Promozione Lavoratori condotte sulle dichiarazioni dei redditi 2020 emerge che sono più di 95.000 i contribuenti altoatesini tenuti al pagamento dell’addizionale regionale all’IRPEF, mediamente 302 € all’anno. Il tutto per un gettito che in provincia di Bolzano tocca quasi 28 milioni di euro all’anno. A questa imposta si aggiungono ulteriori 3,5 milioni di euro provenienti da una seconda addizionale, quella comunale, prevista, tuttavia, in soli 9 dei 116 comuni altoatesini “Attraverso i margini di manovra di cui dispone la Provincia, la Giunta provinciale ha deciso di rendere tale imposta più sostenibile a partire dal 2021 per le fasce di reddito basse e maggiormente onerosa per quelle di reddito alte, ottenendo pertanto un tributo socialmente più equo”, ne è convinto il Direttore IPL Stefan Perini.

Sono stati esattamente 95.188 i contribuenti che in sede di dichiarazione dei redditi 2020 (relative all’anno d’imposta 2019) hanno pagato l’addizionale regionale all’IRPEF. Mediamente, l’importo medio dovuto all’erario ammonta a 302 €, valore che comunque rappresenta il quarto importo più basso d’Italia. Nell’anno considerato, tale imposta ha portato alle casse provinciali complessivamente 28,7 mio. di €, ovvero 0,5 mio. in più rispetto all’anno precedente.

Per contro, solo 9 comuni altoatesini hanno stabilito un’addizionale comunale all’IRPEF, riscuotendo in totale 3,5 milioni € da 32.827 contribuenti. Rispetto all’anno precedente, gli introiti derivanti dall’addizionale comunale all’IRPEF sono stati minori (-14,6%) a causa di un cambio delle politiche fiscali in alcuni comuni, tra cui Merano.

Solo il 22,1% soggetto ad addizionale regionale

Secondo i dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze, in sede di dichiarazione dei redditi 2020, solo il 22,1% dei contribuenti altoatesini è stato toccato dall’addizionale regionale al fisco, perché chi guadagna meno di 28.000 € lordi all’anno ne è esente. Il maggior numero di contribuenti che paga tale imposta rientra nella fascia di reddito tra i 28.000 € e i 35.000 €, ovvero nella fascia più bassa tra quelle tenute a versare l’addizionale regionale (27.780 contribuenti, pari al 30,6% del totale).

A decorrere dall’anno d’imposta 2020 entreranno in vigore alcune modifiche. A seguito dell’approvazione della legge provinciale n. 15 del 19 dicembre 2019 la no-tax area verrà estesa da 28.000 € a 35.000 €, mentre l’aliquota per i redditi oltre i 75.000 € lordi verrà incrementata dello 0,5%, da 1,23% a 1,73%, dando così un taglio più progressivo all’imposta. Secondo le intenzioni del Governo locale, questa riforma dovrebbe essere a costo zero, ovvero lasciare inalterati gli introiti complessivi generati dall’imposta.

Addizionale comunale IRPEF solo in 9 comuni

Dell’addizionale comunale all’IRPEF, invece, si avvalgono solo 9 comuni altoatesini. Tale imposta colpisce 32.827 contribuenti (il 7,6% di tutti i contribuenti altoatesini), con un incasso totale per i comuni che la rilevano pari a 3,5 mio. di €. La particolarità di questa addizionale risiede nel fatto che essa può essere stabilita autonomamente, sia nell’entità dell’aliquota che nell’applicazione di esenzioni e scaglioni, da comune a comune. Dei 9 comuni che la richiedono, infatti, 7 applicano un’aliquota unica e 2 un’aliquota per scaglioni di reddito. 7 comuni, inoltre, prevedono un’esenzione per i redditi più bassi. Le diverse combinazioni tra sistemi di scaglioni ed esenzioni creano sistemi di prelievo differenziati a seconda degli obiettivi di equità e progressività perseguiti.

Chi, dove, cosa…

Il Comune di Laives registra il maggior numero di contribuenti, con 8.917 persone che versano complessivamente 705.497 € di addizionale comunale all’IRPEF. Quest’ultimo ha sostituito Merano, la quale ha introdotto una no-tax area fino a 55.000 €. Nella classifica per numero di contribuenti seguono Bressanone, che con i suoi 5.848 contribuenti è il comune che produce il gettito da addizionale comunale più alto dell’Alto Adige (765.196 €); Campo Tures (3.355 contribuenti, 478.733 € di introiti), quindi Sarentino, Merano, Salorno, Brozolo, Ora e Termeno. Ovviamente i comuni che hanno introdotto una soglia d’esenzione più elevata sono anche quelli con il prelievo per contribuente più elevato, in quanto il prelievo fiscale è indirizzato principalmente verso la parte più abbiente della società. La spesa media per contribuente tenuto al pagamento dell’addizionale comunale oscilla tra i 143 € dovuti a Campo Tures e i 53 € dovuti a Salorno. I comuni che applicano un’aliquota unica generalmente prelevano una somma inferiore ai propri contribuenti. Un’eccezione è data dal comune di Campo Tures, il quale ha optato per un’aliquota unica piuttosto alta (0,50%). La quota più alta di contribuenti che deve versare tale imposta viene registrata a Salorno (96%), mentre quella più bassa a Merano (11%), a seconda della soglia di esenzione prevista.

Il sistema fiscale in funzione di una società più equa

Le addizionali all’IRPEF sono importanti fonti d’introito per i governi locali ed un importante veicolo di redistribuzione del reddito. Al fine di tarare meglio il sistema di prelievo fiscale, e con l’obiettivo di contrastare efficacemente il problema della iniqua distribuzione dei redditi, a decorrere dalle dichiarazioni dei redditi 2021 la no-tax area è stata estesa da 28.000 € a 35.000 €, mentre l’aliquota per i redditi annui lordi oltre i 75.000 € è stata incrementata dello 0,5%, da 1,23% a 1,73%. “Con questo taglio più progressivo dell’imposta si spera di contrastare l’attuale fase di compressione congiunturale senza gravare sulle fasce più deboli della società”, asseriscono gli esperti dell’IPL.

Grafico 1: Numero di contribuenti che paga l’addizionale regionale IRPEF per classi di reddito e anno d’imposta
Grafico 2: Addizionali comunali nei singoli comuni, anno d’imposta 2019

Lo Zoom IPL “I redditi dichiarati in Alto Adige nel 2020. Parte 5: le addizionali IRPEF locali” è disponibile qui.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Direttore IPL Stefan Perini (T. 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org) o al ricercatore IPL Matteo Antulov (T. 0471 41 88 38, matteo.antulov@afi-ipl.org).

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