Il credito tira il freno
Barometro IPL
Per quanto riguarda i lavoratori dipendenti altoatesini, questo inizio di 2024 è caratterizzato da un tiepido ottimismo. “Rispetto a un anno fa, infatti, tutti i sette indicatori sono migliorati. Va tuttavia precisato che alcuni di essi avevano all’epoca raggiunto i minimi storici” osserva il Direttore IPL Stefan Perini. Quindi, sebbene anche per il 2024 si possa prevedere per l’economia altoatesina una crescita moderata, l’Istituto Promozione Lavoratori lancia un campanello d’allarme soprattutto alla luce degli ultimi sviluppi sul mercato del credito. “Nella seconda metà dello scorso anno – continua Perini – la dinamica del credito è rallentata bruscamente: a novembre 2023, infatti, il volume dei crediti risultava inferiore del 2,3% rispetto al livello rilevato dodici mesi prima, mentre per le aziende più grandi era sceso addirittura del 6,4%”.
A inizio 2024 le prospettive di crescita per l’Eurozona rimangono modeste. Nel 2023 l’inflazione è scesa più rapidamente del previsto, inoltre i tassi di disoccupazione sono in calo in tutti i principali Paesi dell’Unione Europea. Quest’ultima, con la Normativa sull’Intelligenza Artificiale (AI Act), la riforma del Patto di Stabilità e, più recentemente, con la decisione di prolungare gli aiuti militari all’Ucraina, ha peraltro posto importanti pietre miliari. Ciò nonostante, l’inversione di rotta della Banca Centrale Europea sui tassi di interesse è ancora lontana e, nella prospettiva attuale, è prevedibile che non si verifichi prima di metà 2024. Il rallentamento congiunturale e gli elevati costi di finanziamento sono poi due fattori determinanti nel frenare le attività di investimento, al momento deboli. Tra i principali fattori di rischio troviamo le nuove tensioni geopolitiche in Medio Oriente (Israele-Palestina, ribelli Huthi in Yemen), il rallentamento dell’economia tedesca e le crescenti proteste, in particolare quelle degli agricoltori nei confronti delle politiche europee per il settore. Nel proprio report di gennaio, il Fondo Monetario Internazionale per il 2024 indica i seguenti tassi di crescita: Eurozona +0,9%, Germania +0,5%, Italia +0,7%.
I DATI QUADRO: 2023 anno prevalentemente positivo per l‘economia altoatesina
Attualmente per l’Alto Adige sono disponibili pochi dati riguardanti l’intero 2023 (al momento la maggior parte si ferma a novembre), ma il materiale presente permette comunque di tracciare un primo approssimativo bilancio. Nell’anno appena trascorso la solidità del mercato del lavoro si è confermata come uno dei pilastri più importanti dell’economia altoatesina: si registrano record positivi per quanto riguarda il tasso di occupazione (75,7%), quello di disoccupazione (1,6%) e il numero di lavoratori dipendenti (226.310 in media d’anno, con un aumento del 2,2% su base annua). In aggiunta il 2023 sarà ricordato positivamente dal settore turistico che, nel periodo gennaio-novembre, ha fatto registrare un +4,9% di pernottamenti. Notizie positive arrivano, infine, dal tasso di inflazione di Bolzano, il quale ha fatto registrare un forte calo passando dal 10,4% del mese di gennaio all’1,6% di dicembre, con una media annua del 5,9%.
Dal mercato del credito giungono però segnali allarmanti: i dati della Banca d’Italia ne mostrano infatti una significativa riduzione del volume nella seconda metà del 2023, con l’ultimo dato disponibile (risalente al 30 novembre 2023) che mostra un calo del 4,1% su base annua. In particolare, mentre i prestiti alle famiglie sono diminuiti solo di poco (-1,1%), quelli alle imprese con più di 20 dipendenti sono letteralmente crollati (-6,4%). Il rallentamento dell’economia si manifesta non solo sul mercato del credito, ma anche sul commercio estero: nel terzo trimestre del 2023 sia le esportazioni che le importazioni sono calate. Tuttavia, il bilancio dei primi nove mesi rimane ancora leggermente positivo.
CLIMA DI FIDUCIA – Tiepido ottimismo tra i lavoratori dipendenti
Tra i lavoratori dipendenti altoatesini si percepisce un tiepido ottimismo per il nuovo anno: tutti e sette gli indicatori presi in esame mostrano un miglioramento rispetto al 2023. Va tuttavia notato come tre di questi (“capacità di arrivare a fine mese”, “capacità di risparmio”, “situazione finanziaria della famiglia”) durante il corso dello scorso anno fossero scesi ai minimi storici. “Questo significa che non si può assolutamente parlare di un netto miglioramento del clima tra i lavoratori – precisa la ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi – ma piuttosto di una normalizzazione”.
A saltare all’occhio è dunque proprio il miglioramento dei già citati indicatori che riflettono la situazione economica delle famiglie, circostanza che l’IPL attribuisce al calo dei costi energetici e dell’inflazione in generale.
Il rischio di perdere il lavoro rimane praticamente inesistente anche nell’indagine invernale, mentre sono nuovamente in miglioramento le prospettive di trovare un nuovo lavoro.
PREVISIONI: anche per il 2024 crescita moderata per l’economia altoatesina
Sono numerosi i fattori favorevoli per l’economia altoatesina nel 2024, tra i quali spiccano una leggera crescita economica nei principali Paesi europei di riferimento (Germania e Italia), un nuovo governo provinciale dopo mesi di “stagnazione politica”, la solidità del mercato del lavoro e la piena occupazione come elementi di forte stabilità, oltre a un tasso di inflazione che è ormai sceso al valore-obiettivo dell’UE.
Nel 2024, però, l’impulso di crescita che l’economia altoatesina trarrà dall’estero rimarrà probabilmente moderato, il che sarà visibile in particolare nei dati del commercio con altri Paesi. In aggiunta, gli elevati tassi di interesse compromettono sempre più le attività di investimento di imprese e privati. Nel medio termine vi sono poi fondati timori che l’eccessivo contenimento dei salari da parte dei datori di lavoro altoatesini possa peggiorare la posizione competitività dell’Alto Adige nella “gara” europea per la manodopera qualificata.
Per il 2024 l’IPL prevede una crescita economica del +1,0% per l’economia altoatesina. Rispetto alle previsioni degli istituti partner altoatesini, la previsione dell’Istituto Promozione Lavoratori si colloca a metà strada (ASTAT: +1,1%; IRE: +0,8%).
Commento del Presidente IPL Andreas Dorigoni
“In qualità di confederazioni sindacali, nutriamo grandi aspettative nei confronti della nuova Giunta provinciale affinché l’Alto Adige possa finalmente vedere l’aumento salariale atteso da tutti i lavoratori altoatesini, al fine di compensare l’inflazione cumulata degli ultimi anni. In fondo, se l’economia va bene, tutti dovrebbero beneficiarne. E l’economia altoatesina è cresciuta del 7,1% in termini reali nel 2022, come confermato pochi giorni fa dall’Istituto provinciale di statistica ASTAT“.
Commento della Assessora al lavoro Magdalena Amhof
“Il clima tra i lavoratori altoatesini all’inizio di questo 2024 risulta addirittura migliorato rispetto a quello di un anno fa, un dato che considero di buon auspicio per gestire e affrontare al meglio le sfide di quest’anno e di quelli a venire“.
Il Barometro IPL è un’indagine condotta quattro volte all’anno (primavera, estate, autunno e inverno) che mostra una panoramica del clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini. Il sondaggio telefonico interessa 500 lavoratrici e lavoratori altoatesini ed è rappresentativo per l’Alto Adige. I risultati della prossima indagine saranno presentati nella seconda metà di aprile 2024.
Per ulteriori informazioni è possibile rivolgersi al Direttore IPL Stefan Perini (T. 0471 41 88 30, Cell. 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org) e alla ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi (T. 0471 41 88 40, maria-elena.iarossi@afi-ipl.org).
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