Il tirocinio assicura una marcia in più
Giovani e mondo del lavoro
Gli studenti della Libera Università di Bolzano che nel 2020 hanno partecipato all’indagine del Servizio Tirocini e placement dell’università sono stati 435. La maggior parte di essi giudica positivamente i tirocini presso aziende e organizzazioni. Dall’attuale sondaggio, il nono dal 2013, arriva ancora una volta una conferma per l’IPL e la Libera Università di Bolzano (unibz) sulla qualità dei tirocini universitari, che vengono considerati una valida opportunità per mettersi alla prova, orientarsi nelle scelte future e per entrare nel mondo del lavoro.
Alla Libera Università di Bolzano le esperienze di tirocinio vengono sistematicamente monitorate. Tema principale del sondaggio, effettuato annualmente ormai dal 2013 dall’IPL | Istituto Promozione Lavoratori in cooperazione con il Servizio Tirocini e placement dell’unibz, è comprendere se i tirocinanti abbiano assunto incarichi utili per l’azienda ospitante e se siano stati in grado di dare un reale contributo alla struttura in cui hanno svolto il tirocinio. Nel sondaggio 2021 si raggiunge la percentuale più elevata di tirocinanti che si auto-valutano “risorsa” per l’azienda: il 92,2%. “Siamo molto felici di questo dato che è sempre risultato positivo ma che nel 2020 è migliorato ancora, questo nonostante la sfida della pandemia che ci ha messo davanti ad una situazione molto complessa.”, sottolinea Iris Tappeiner, responsabile del Servizio Tirocini dell’università. Nonostante le difficoltà del periodo Covid, chi ha avuto la possibilità di svolgere questa esperienza l’ha valutata generalmente in modo più positivo rispetto agli anni scorsi.
Autonomi, ma con il supporto di unibz
Dall’indagine emerge che la maggioranza degli studenti sceglie il proprio posto di tirocinio in modo autonomo attraverso la ricerca attiva della struttura (41,0%) e il 30,8% afferma di aver identificato il proprio posto di tirocinio grazie alla propria rete di conoscenze private. “Nonostante ciò, cresce il numero di studenti che si affidano al supporto dei servizi della Libera Università di Bolzano per la ricerca di un posto di tirocinio” riporta la tirocinante IPL Gaia Peressini. Questa tendenza si riflette anche nel fatto che il numero di richieste di consulenze individuali con lo staff del Servizio Tirocini e placement aumenta di anno in anno.
Un buon tirocinio premia le strutture ospitanti
I tirocinanti si dicono mediamente molto soddisfatti dell’esperienza di tirocinio (il valore medio è pari a 6,3 su una scala da 1 a 7). In generale si inseriscono bene in azienda e trovano un buon clima di lavoro determinato da colleghi mediamente molto disponibili e da un tutor aziendale presente e attivo; riportano inoltre di essere trattati in modo corretto e di veder considerato positivamente il proprio contributo. Cresce rispetto all’anno precedente la quota di intervistati che consiglierebbe senza alcuna limitazione anche ad altri il proprio posto di tirocinio (circa il 70%), mentre un ulteriore 27,1% lo consiglierebbe nel complesso.
Il tirocinio come momento formativo e di crescita personale
Le aspettative più importanti riposte dagli studenti nel tirocinio sono soprattutto la possibilità di creare dei contatti per un futuro ingresso nel mondo del lavoro (valore medio: 6,0 su una scala da 1 a 7), mettere in pratica le conoscenze apprese durante lo studio (valore medio: 5,9) e riportare l’esperienza nel curriculum vitae (valore medio: 5,7). “Molti identificano il tirocinio come un momento di crescita personale, durante il quale mettersi alla prova, approfondire le proprie conoscenze linguistiche, orientarsi nella scelta del futuro percorso di studi, conoscere una nuova città, costruire dei rapporti umani e sentirsi considerati”, sottolinea Peressini.
Il tirocinio si può trasformare in opportunità lavorativa
Le offerte di una futura collaborazione con l’azienda dopo la fine del tirocinio riguardano in prevalenza proposte di lavoro a progetto (12,9%) oppure altri tipi di proposte (24,1%), tra le quali per esempio l’apprendistato dopo gli studi, il praticantato professionalizzante o un ulteriore tirocinio. L’8,7% ha invece trovato direttamente un’occupazione fissa tramite il tirocinio. “Se consideriamo che gran parte degli studenti che svolgono il tirocinio si trovano nel bel mezzo del percorso di studio e che nell’indagine non sono compresi i tirocini post laurea che mirano all’inserimento lavorativo, la percentuale di tirocinanti a cui è stata offerta una successiva collaborazione è molto positiva ”, afferma Tappeiner.
Il valore aggiunto dell’offerta altoatesina: ambiente giovane e multiculturale
L’indagine rileva anche la percezione dei tirocinanti relativamente all’attrattività del mercato del lavoro altoatesino per i laureati. Tra le note positive, l’ambiente costituito da aziende operanti in settori innovativi che offrono molte opportunità a giovani talentuosi. Molti tirocinanti affermano che l’Alto Adige è una realtà multilingue e multiculturale che accoglie positivamente giovani con un buon livello linguistico in italiano, tedesco e inglese. Tra gli aspetti positivi citati vi è anche il buon radicamento sul territorio di unibz, la quale si impegna a coordinarsi con le aziende locali per offrire alle imprese i profili professionali necessari. Tra le criticità segnalate dai tirocinanti vi sono i compensi non proporzionati al costo della vita e inferiori rispetto a quelli di realtà nord–europee, e il fatto che in Alto Adige vi siano poche aziende operanti a livello internazionale. Inoltre si percepiscono maggiori opportunità lavorative nel turismo, nell’agricoltura e nel sociale, a discapito di altri settori come l’high-tech o la ricerca.
Dove si guarda per un futuro impiego?
La maggior parte degli studenti di unibz che hanno effettuato un tirocinio ha intenzione di candidarsi per un posto di lavoro in Alto Adige (33,4%), il 23,5% in altre regioni italiane, il 23,2% in Germania, Austria o Svizzera e il 19,9% in altri stati all’estero.
Cosa chiedono i tirocinanti all’università
Nelle domande aperte gli studenti che hanno concluso un tirocinio hanno potuto esprimere compiutamente le loro istanze ad unibz per poter affrontare in modo più preparato e consapevole l’esperienza di tirocinio. Il 47,3% di essi chiede che la formazione aiuti a sviluppare competenze di tipo pratico (es. applicazione della teoria ai casi pratici, utilizzo della strumentazione da laboratorio e lavoro per progetti) e il 34,6% di tipo specifico (es. social media marketing e contabilità di base). Sono in particolar modo gli studenti delle Facoltà di Design e Arti e di Scienze e Tecnologie Informatiche a richiedere un maggior focus in questa direzione.
I risultati vengono elaborati da sempre dall’IPL | Istituto Promozione Lavoratori. Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere a Iris Tappeiner (T. 0471 012700, iris.tappeiner@unibz.it), Responsabile del Servizio Tirocini e placement unibz e a Gaia Peressini (T. 0471 41 88 44 gaia.peressini@afi-ipl.org), tirocinante presso l’IPL.
Il video di presentazione dei risultati
Le slide con i risultati dell’indagine
Grafico: Attrattività del mercato del lavoro altoatesino per laureati
Grafico: Risorsa, tuttofare o peso: evoluzione nel tempo (%)