L’elemento retributivo nei contratti territoriali altoatesini [Zoom 72/2023]
Da sempre IPL | Istituto Promozione Lavoratori si occupa di contrattazione collettiva, sia nazionale che di secondo livello. In un contesto di costante aumento dell’inflazione e di conseguente riduzione del potere d’acquisto dei lavoratori, questa tematica si inserisce peraltro nel più ampio quadro della discussione politica sull’introduzione di un salario minimo e assume quindi particolare rilievo. Il contratto collettivo, infatti, ha lo scopo primario di determinare i contenuti dei rapporti di lavoro e con essi anche il trattamento economico dei lavoratori.
Per lo studio sono stati analizzati 43 contratti collettivi nazionali, sottoscritti dalle organizzazioni sindacali nazionali CGIL, CISL e UIL, che vengono applicati nel settore privato in Alto Adige. 13 di questi contratti collettivi provinciali prevedono un elemento integrativo territoriale rispetto al contratto collettivo nazionale. Per il settore metalmeccanico artigiano l’aumento della retribuzione base lorda per effetto dell’elemento integrativo provinciale è del +12,8%. 20 dei contratti collettivi analizzati prevedono una retribuzione minima superiore ai 9,00 € lordi l’ora, importo indicato in una proposta di legge per l’introduzione di un salario minimo legale in Italia. La retribuzione contrattuale media lorda annua di un lavoratore qualificato è pari a 20.916,14 €.
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