19 Novembre 2021

Sì al lavoro di squadra, no ai lupi solitari

Foto: Pixabay

EWCS Alto Adige

Il 68% degli altoatesini lavora in team, il 50% in gruppi autogestiti e questo, stando alla psicologia del lavoro, risulta particolarmente vantaggioso: è quanto emerge dall’indagine sulle condizioni di lavoro EWCS (European Working Conditions Survey) condotta da IPL | Istituto Promozione Lavoratori, seguendo gli standard europei. “Il lavoro di squadra autoregolato produce indubbiamente effetti positivi sulla motivazione dei dipendenti e favorisce una migliore collaborazione tra dirigenti e collaboratori”, rimarca il Presidente IPL Dieter Mayr.

Il “lavoro in team” non è un concetto estraneo al mondo del lavoro, ormai già da molto tempo. Ma il lavoro in team non è tutto uguale. Quando il lavoro di squadra si limita alla sola esecuzione di istruzioni dall’esterno, fattori importanti come la motivazione e il pensiero indipendente vengono inevitabilmente persi. “La parola magica è quindi auto-regolazione. Quanto più autonomo e responsabile è il gruppo, tanto più esso rimarrà unito ed affronterà coeso i propri compiti”, spiega Tobias Hölbling, ricercatore IPL e psicologo del lavoro. Un lavoro di squadra autodeterminato è possibile quando è la squadra stessa ad assumersi la responsabilità dei propri compiti e del processo di lavoro (distribuzione dei compiti, scadenze, scelta di un capogruppo) che, cosa importante, non deve essere dettato dall’esterno ma determinato dalla squadra stessa. Se questi fattori sono completamente o largamente predeterminati dall’esterno, allora si parla di lavoro di squadra limitato.

I vantaggi del lavoro in un team autogestito

Con l’aiuto di dati scientifici, l’indagine EWCS fa emergere i vantaggi del lavoro in team autogestito. Per esempio, nei team autogestiti la qualità della gestione delle relazioni interpersonali – che misura il “lato umano” del diretto preposto, su una scala tra 0 e 100, è valutata con 75 punti, con 71 punti per i lavoratori in forza a team ristretti e con 68 punti per i lavoratori individuali. In altre parole, i gruppi di lavoro autogestiti rendono molto di più rispetto a quelli costituiti da squadre meno affiatate o con “lupi solitari”.

La situazione in Alto Adige

In effetti, come anticipato, la metà delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Alto Adige (50%) appartiene alla categoria dei “lavoratori che si autogestiscono”, superata solo dalla Svizzera (52%). Dei restanti, circa un lavoratore dipendente su cinque (18%) lavora volentieri anche in team, ricevendo però compiti e tempistiche dal leader del gruppo oppure dall’esterno.

Prendendo in considerazione il gruppo di confronto (D-A-CH-I) e considerando i valori medi nell’UE, l’Alto Adige, per quanto afferisce il lavoro di squadra, si colloca nella fascia alta. Inoltre, in Sudtirolo, nella comparazione europea, si registra il valore più basso rispetto alla percentuale di lavoratori solitari: 32%. Per l’Italia, invece, il rapporto è invertito: più della metà dei lavoratori italiani (53%) dice di non lavorare mai insieme ad altri per completare una mansione, e solo il 29% può svolgere un lavoro di gruppo autodeterminato.

Identikit del „team-worker“ sudtirolese

Ma torniamo all’Alto Adige: come si configura il lavoro di squadra nelle diverse categorie professionali? I manager e i dirigenti lavorano più spesso in cooperazione con altri colleghi svolgendo allo stesso tempo mansioni complesse, il che si riflette anche nella valutazione (60% di lavoro di squadra autodeterminato, 31% di lavoro di squadra limitato). Seguono le categorie professionali per le quali è richiesta una formazione accademica (79% lavoro di gruppo autodeterminato, 5% lavoro di gruppo limitato). A seguire troviamo, come indica lo studio EWCS, le professioni con compiti manuali o simili (39% lavoro di squadra autodeterminato, 16% lavoro di squadra limitato), gli operatori di impianti e macchine, i lavoratori impegnati in operazioni di assemblaggio (49%, 18%) e i lavoratori non qualificati (30%, 16%). In sintesi, più complessi sono i compiti di lavoro, più i lavoratori devono lavorare in team.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare il ricercatore IPL e psicologo del lavoro Tobias Hölbling (T. 0471 41 88 42, tobias.hoelbling@afi-ip.org).

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Con questo Zoom IPL si conclude la serie EWCS-2016. Tra il 2017 e il 2021 l’IPL ha pubblicato in totale 24 studi brevi sui diversi aspetti delle condizioni di lavoro in Alto Adige. Tutti gli Zoom IPL di questa serie sono pubblicati qui.

A causa dell’attuale lockdown in Austria e con l’intenzione di poter presentare dal vivo i primi risultati dell’indagine EWCS, gli organizzatori hanno deciso di annullare l’evento di avvio della riedizione (EWCS 2021) programmato per il 24.11.2021. Ulteriori informazioni

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