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I dati dell’Osservatorio mercato del lavoro della Provincia autonoma di Bolzano ne sono la testimonianza: nel primo trimestre del 2022, l’occupazione rispetto allo stesso periodo del 2021 si presenta in forte ripresa (+11,4%), e coinvolge soprattutto le lavoratrici ed i lavoratori stagionali e a tempo determinato operanti nel settore alberghiero e della ristorazione. Mentre il settore alberghiero sta vivendo un vero e proprio boom ed un ritorno ai tempi d’oro, si iniziano a scorgere, tuttavia, i primi segni di crisi nel settore dell’edilizia – l’unico settore in cui nei primi 3 mesi dell’anno si registra un calo dell’occupazione (-1,5%).

I dati occupazionali riferiti ai 3 mesi compresi tra gennaio e marzo 2022 evidenziano un aumento dell’occupazione dipendente rispetto alla primavera 2021 (+11,4%). Grazie all’allentamento delle misure restrittive e alle riaperture, si è potuto assistere ad una sensibile ripresa in 6 dei 7 settori economici presi in considerazione dal Barometro IPL.

In termini di posti di lavoro, la ripresa ha coinvolto tutti i lavoratori dipendenti, senza distinzione di genere o di età. A far registrare l’aumento più evidente sono i lavoratori dipendenti con contratto a termine (+67,2%). Questo forte incremento è riconducibile in buona parte alla riassunzione di forza lavoro stagionale nel settore turistico. Tuttavia, non tutto è rose e fiori: il settore dell’edilizia, considerato relativamente stabile, costituisce un’eccezione e fa registrare un calo degli occupati pari al -1,5% rispetto all’anno precedente e al -3,7% rispetto al trimestre precedente.

Un segnale di normalizzazione proviene dal numero di persone iscritte nelle liste di collocamento, il quale si mostra decisamente in calo (-21,8% rispetto all’anno precedente). A dimostrazione della ripresa in atto, è significativo anche il dato relativo alle ore autorizzate di cassa integrazione: -87,7% rispetto allo stesso periodo di un anno fa.


Nel blocco tematico dell’edizione primaverile del Barometro IPL ai lavoratori e alle lavoratrici dipendenti dell’Alto Adige è stato chiesto quanto essi siano soddisfatti di determinati aspetti del lavoro. Sui seguenti aspetti i lavoratori dipendenti in Alto Adige si esprimono soddisfatti: reputazione dell’impresa (67%), reputazione del lavoratore dipendente nella società (62%), stile dirigenziale del responsabile (60%), possibilità di formazione professionale (59%). Sui questi altri aspetti, invece, i lavoratori dipendenti in Alto Adige si dicono meno soddisfatti: retribuzione attuale (45%), possibilità di sviluppo e di carriera (33%). Rispetto ad indagini condotte in passato migliorano i giudizi rispetto allo stile dirigenziale del preposto (+ 6 punti percentuali) e sulle possibilità della formazione continua (+ 4 punti percentuali). È peggiorato invece il giudizio sulle possibilità di sviluppo e di carriera (- 4 punti percentuali).



La pandemia non è ancora superata, è già c’è un’altra spada di Damocle sopra le nostre teste: la crisi energetica. Alla luce della guerra in Ucraina il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti in Alto Adige nel mese di marzo si deteriora visibilmente. “Ciò che attualmente vediamo è una situazione anomala”, asserisce il Direttore IPL Stefan Perini. “Gli indicatori che riflettono le tendenze sul mercato del lavoro migliorano, mente quelli che descrivono la situazione economica delle famiglie peggiorano. Il problema quindi al momento è meno il mercato del lavoro, quanto i portafogli dei lavoratori dipendenti”.


Barometro IPL – Primavera 2022, “Il clima di fiducia dei lavoratori dipendenti altoatesini” >> PDF

Uno stipendio migliore, maggiore flessibilità, un’attività di lavoro stimolante con più responsabilità: sono questi gli elementi chiave su cui il pubblico impiego dovrebbe puntare nell’ottica di recuperare attrattività. Questo, perlomeno, è il quadro disegnato dalle lavoratrici e dai lavoratori dipendenti nell’edizione primaverile 2022 del Barometro IPL. In merito il Presidente IPL Dieter Mayr afferma: “Gli elementi citati ai sindacati sono noti, ma grazie all’indagine campionaria e rappresentativa ora abbiamo una migliore conoscenza sugli ordini di preferenza. È questo il vero valore aggiunto che l’indagine fornisce”.


Il comunicato stampa >> PDF
La presentazione
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