29 Aprile 2024

Ciò che conta davvero nella scelta del lavoro

Barometro IPL

Con l’indagine di primavera del Barometro, l’Istituto Promozione Lavoratori ha sondato l’importanza attribuita dagli intervistati a diversi aspetti che riguardano il rapporto di lavoro. I risultati confermano ciò che è emerso recentemente da più fonti: l’elemento retributivo fisso si posiziona in cima alla classifica, seguito dai contenuti e dal clima di lavoro. “Non dobbiamo tuttavia commettere l’errore di sottovalutare l’importanza degli altri aspetti e affidarci a conclusioni affrettate – avverte il Direttore IPL Stefan Perini – perché anche questi hanno ottenuto valutazioni medio-alte. Oggi più che mai, dunque, chi mette insieme il ‘pacchetto’ di condizioni di lavoro più attraente ha le migliori possibilità di trattenere o attrarre le migliori leve”.

A cinque anni di distanza dalla rilevazione effettuata su questo tema nel 2019, con l’edizione primaverile del Barometro l’IPL ha nuovamente chiesto a un gruppo rappresentativo di dipendenti di tutte le età in Alto Adige quali siano i fattori decisivi nella scelta di un posto di lavoro.

I fattori decisivi: una retribuzione dignitosa, un lavoro interessante e un buon clima di lavoro

I criteri più importanti sottolineati dai dipendenti altoatesini sono una retribuzione dignitosa, mansioni interessanti e una buona atmosfera lavorativa.

In particolare, il salario di base, cioè lo stipendio senza benefici aggiuntivi che potrebbero potenzialmente cambiare nel tempo, è stato identificato come l’elemento più decisivo. “Questo risultato non sorprende  se si considera che i lavoratori dipendenti in Alto Adige devono spendere una parte significativa del loro reddito per le spese di base come l’affitto, le bollette e il cibo. L’alto costo della vita e la diminuzione della capacità di risparmio lasciano poco spazio ad altre considerazioni” commenta la ricercatrice IPL Marie Elena Iarossi.

Anche altri elementi, comunque, sono molto gettonati: se è vero che lo stipendio base ha ricevuto una valutazione compresa tra 8 e 10 dal 79% degli intervistati (i partecipanti dovevano valutare gli elementi indicati su una scala da 1, poco importante, a 10, molto importante), lo è anche il fatto che pure il contenuto del lavoro e i rapporti con i superiori e i colleghi hanno ottenuto quote elevate (76%). Questo dimostra che gli altoatesini non sono affatto indifferenti alla loro spinta interiore e all’ambiente di lavoro. “In altre parole, lo stipendio di base rimane il criterio decisionale più importante, ma idealmente in combinazione con compiti motivanti in un’atmosfera lavorativa piacevole” sottolinea Iarossi.

Opportunità di formazione e di carriera a metà classifica

La formazione e le opportunità di carriera si collocano a metà classifica dei fattori determinanti nella scelta di un impiego. Sebbene sia indiscutibile l’importanza di tenersi al passo con i tempi in un mondo del lavoro in costante evoluzione, solo il 64% degli intervistati attribuisce grande importanza alla formazione continua. Anche le opportunità di carriera e le componenti salariali variabili rimangono secondarie, il che fa pensare a una certa rassegnazione. Purtroppo bisogna inoltre riconoscere che la formazione continua spesso non è adattata alle esigenze personali e non è di alta qualità, bensì spesso orientata verso obiettivi più quantitativi (ore previste dalla legge o dal contratto) che qualitativi.

Bilanciamento vita-lavoro e altri benefit: solo bolle di sapone?

Solo pochi intervistati considerano l’equilibrio tra vita privata e lavoro e gli altri benefit un fattore decisivo (rispettivamente 55% e 45%). Questo risultato sorprendente fa riflettere, poiché questi fattori sono spesso presentati come considerazioni cruciali sia nelle trattative di contrattazione collettiva che nei colloqui. L’impressione è che in realtà stentino a tradursi in vantaggi concreti di rilievo e che vengano quindi percepiti come cose di importanza secondaria. In questo ambito, dunque, le misure capaci di fare la differenza sembrano restare un miraggio.

 

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Grafico

 

Il Barometro IPL è un’indagine condotta quattro volte all’anno (primavera, estate, autunno e inverno) che riproduce il clima di fiducia di lavoratori e lavoratrici dipendenti altoatesini. Il sondaggio telefonico interessa 500 lavoratori e lavoratrici altoatesini ed è rappresentativo per l’Alto Adige. Le interviste dell’edizione primaverile del Barometro IPL sono state condotte nel periodo dal 1° al 20 marzo 2024.

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Direttore IPL Stefan Perini (T. 0471 41 88 30, C. 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org) oppure alla ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi (T. 0471 41 88 40, maria-elena.iarossi@afi-ipl.org).

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