15 Dicembre 2023

Nel 2021 quasi 9.000 percettori di reddito da lavoro dipendente in meno rispetto al 2019

Maria Elena Iarossi

Redditi

Nel suo ultimo lavoro, l’IPL | Istituto Promozione Lavoratori punta i riflettori sulle dichiarazioni dei redditi del 2022 (relative all’anno d’imposta 2021) e precisamente sul reddito da lavoro dipendente. “Balza subito all’occhio – osserva la ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi – come l’emergenza sanitaria abbia avuto dei riflessi anche sulle dichiarazioni dei redditi. Se infatti tra l’anno d’imposta 2019 e il 2020 il numero di dichiaranti si era ridotto di circa 12.000 unità, nel 2021 si è registrato solo un leggero recupero”.

In Alto Adige i redditi da lavoro dipendente e assimilati nonché gli altri redditi da lavoro dipendente assommano a 6.336.597.000 €, corrispondenti al 59,8% dei redditi totali dichiarati dalle persone fisiche. Tale quota risulta nettamente maggiore rispetto al 53,7% dell’Italia.

Lo Zoom IPL pubblicato oggi si concentra comunque sui redditi da lavoro dipendente che, secondo le dichiarazioni fiscali del 2022 (anno d’imposta 2021), ammontano in totale a 6.270.623.413 di € e sono riconducibili a 273.432 dichiaranti.

Settore, forma giuridica, dimensione

In Alto Adige, nell’anno d’imposta 2021, la parte più consistente della somma di reddito da lavoro dipendente è stata generata dal settore terziario, nel quale viene dichiarato il 70,3% del reddito complessivo. In particolare si distinguono il settore pubblico (30,5%) e il settore dei servizi privati (18,6%). I settori del commercio e dell’alberghiero, invece, valgono rispettivamente il 12,7% e l’8,5%. Un quarto del reddito totale è generato dal settore produttivo, suddiviso tra manifatturiero (18,4%) ed edilizia (7,4%). Il 3,9% rimanente deriva dal settore dell’agricoltura.

L’effetto dei ripetuti lockdown del 2020-2021 nei vari settori

Lo scorso anno avevamo già appurato che tra l’anno d’imposta 2019 (anno pre-pandemia) e il 2020 il numero dei percettori di reddito da lavoro dipendente si era ridotto di circa 12.000 unità. Con i dati più attuali è ora possibile verificare che nel 2021, l’anno delle parziali riaperture, il recupero è stato piuttosto limitato, in quanto il numero dei contribuenti risulta essere ancora inferiore di ben 8.829 unità rispetto al 2019 (273.432 percettori di reddito da lavoro dipendente nel 2021, 282.261 percettori di reddito da lavoro dipendente nel 2019).

Per quanto riguarda invece il reddito medio dichiarato, se rispetto all’anno d’imposta 2019 nel 2020 si era registrato un calo in termini assoluti in ben tre settori (edilizia, commercio e settore alberghiero), nel 2021 l’ammontare dei redditi medi dei dipendenti risulta aver recuperato il livello pre-pandemia in ogni categoria di attività a eccezione del settore alberghiero, nel quale il reddito medio da lavoro dipendente è inferiore al livello del 2019 di 1.793 €.

I dati vanno sempre contestualizzati

Dai dati pubblicati nell’odierno Zoom IPL emergono disparità importanti che devono però essere interpretate con cautela, in quanto tali sproporzioni sono determinate dalle peculiarità di ciascun settore. Si pensi, per esempio, alla forte stagionalità che caratterizza l’agricoltura e che dunque la porta a registrare un reddito medio molto inferiore alla media (9.890 € contro una media altoatesina pari a 22.933 €), o alla forte incidenza in alcuni settori di contratti di lavoro part-time anche di poche ore. Il vantaggio dei dati delle dichiarazioni deriva invece dal fatto che si tratta di dati completi, quindi non campionari.

I dati del Ministero dell’Economia e delle Finanze utilizzati sono frutto di un incrocio dei modelli Unico e 730 delle persone fisiche con i modelli Certificazione Unica CU che il datore di lavoro compila in qualità di sostituto di imposta. Ciò permette di considerare anche quei soggetti che non hanno presentato la dichiarazione annuale dei propri redditi in quanto, per esempio, esonerati dall’obbligo di presentazione.

 

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Grafico 1

Grafico 2

 

Per ulteriori informazioni ci si può rivolgere al Direttore IPL Stefan Perini (T. 0471 41 88 30, Cell. 349 833 40 65, stefan.perini@afi-ipl.org) o alla ricercatrice IPL Maria Elena Iarossi (T. 0471 41 88 40, maria-elena.iarossi@afi-ipl.org).

 

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